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Fiorella Mannoia è senza dubbio la più autorevole interprete femminile più della canzone d’autore italiana dei nostri tempi. Sensibile, appassionata,  dalla voce calda, dal piglio sicuro , ha il dono di aggiungere  infinite sfumature  alle composizioni che sceglie di far sue. Autentica, colta e capace di portare in superficie sentimenti e stati d’animo, storie, istantanee, frammenti di anima che autori di pregio provenienti da tutto il mondo mettono a sua disposizione, la Mannoia  inizia la sua carriera di cantante solista agli inizi degli anni’80.

Ragazzo prodigio dell’elettronica, ideatore di spettacoli funambolici, presenza fissa nel Guinness dei primati,  Jean-Michel Jarre nasce a Lione nell’agosto del 1948. Il padre, figura per lo più assente nel corso della sua vita, è il famoso compositore Maurice Jarre, autore di colonne sonore indimenticabili, da “Lawrence d’Arabia” a “Il Dottor Zivago”.

Artista, poeta musicista, autore ispirato, intelligente, capace di narrazioni cariche di finissima umanità, di composizioni che lasciano segno profondo, Ivano Fossati si esprime  attraverso viaggi, esplorazioni  di anime e di ombre, di profili di donne, e di vicoli battuti dal vento, di terre lontane , di malinconie e sguardi fugaci eppure indimenticabili, luci diverse, infinite, strade che si intersecano e si disperdono, odori che respirati e dimenticati, fortune perdute, battiti e passi infiniti.

Il destino nel nome, una vita costellata di note fin dalla nascita. Il nome di Giorgia, figlia d’arte, fu scelto in omaggio al capolavoro di Ray Charles Georgia On My Mind – una decisione di prezioso auspicio per l’intera musica italiana.

Leonard Cohen non ha mai contemplato forme musicali che non facessero riferimento alla pur vasta e variegata consuetudine della canzone d’autore, con una decisa propensione per quella espressa in Europa e soprattutto in Francia, negli anni del secondo dopoguerra, attraverso personaggi quali Georges Brassens, Léo Ferré, Juliette Gréco o il belga Jacques Brel.

Sintetizzare l’essenza artistica della Premiata Forneria Marconi nelle parole scritte, per quante se ne possano usare, è impresa ardua, dato che la PFM vive da sempre nella musica che produce, oggi come ieri… non esiste stacco temporale. Persino nei periodi in cui il gruppo si è “addormentato” la forza delle sue composizioni ha riempito l’esistenza degli amanti della buona musica, come testimoniato anche nella miriade di concerti effettuati tra gli anni 70 e il 2016.

Sebbene l’attività di autore testi e successivamente quella di musicista siano state intraprese da Lou Reed sin dai primissimi anni sessanta, di lui si inizia a parlare con sempre maggiore insistenza quando diviene artefice della nascita dei Velvet Underground. Assieme all’amico chitarrista Sterling Morrison e con il prezioso supporto di John Cale, musicista d’avanguardia gallese trasferitosi da poco a New York per studiare musica classica, Lou Reed assembla una band la cui profonda influenza sulla scena pop rock verrà subito intuita e poi riconosciuta ed esaltata negli anni.

Cinquant’anni di canzoni e davvero niente ha potuto fermare la musica dei Pooh. Proprio quest’anno il quartetto più amato d’Italia festeggia mezzo secolo di indimenticabili note.
Nel 1966 i Pooh si chiamavano Jaguars e  la prima formazione era  destinata a cambiare presto: sono Negrini, Bertoli, Goretti, Fagioli e Gillotti a firmare il primo contratto discografico e a pubblicare i primi 45 giri, cover di successi americani e britannici in piena folgorazione beat. Il ’66 è un anno denso di prime volte, come quella del primo album (Per Quelli Come Noi) ma anche dei primi cambi di formazione, che vedono l’arrivo di Robi Facchinetti e poi di Riccardo Fogli.

“Songs in A Minor” pubblicato proprio in quell’anno, è il biglietto con il quale Alicia Keys fa il suo strepitoso ingresso nelle classifiche mondiali. Polistrumentista, grande conoscitrice di musica (dalla classica all’hip hop, dal soul al rock), questa ragazza non ancora ventenne è autrice di tutte le canzoni del disco.

Risultato, 12 milioni di copie vendute, 5 Grammy Awards ed infiniti riconoscimenti dalla critica .

“La morte di Elvis Presley priva il nostro Paese di una parte di sé. La sua musica e la sua personalità, fondendo gli stili della parte bianca della nazione ed il rhythm and blues nero, cambiarono definitivamente il volto della cultura popolare americana”.

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