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Riscoprire Giorgia

Il destino nel nome, una vita costellata di note fin dalla nascita. Il nome di Giorgia, figlia d’arte, fu scelto in omaggio al capolavoro di Ray Charles Georgia On My Mind – una decisione di prezioso auspicio per l’intera musica italiana.

La musica, dunque, c’è sempre stata, e la voce è poi maturata sui palchi navigati dei club romani, tra elettriche esplosioni di soul ed intense riletture acustiche di classici inglesi ed americani.

Il debutto in lingua madre avviene nel 1994 con la pubblicazione del primo album Giorgia, che segue la partecipazione al Sanremo Giovani dell’anno precedente con Nasceremo e, soprattutto, quella nella categoria Nuove Proposte del Festival del ’94 con E Poi.

Scritta assieme ai produttori Marco Rinalduzzi e Massimo Calabrese, la canzone si classifica solo settima all’Ariston ma si trasforma rapidamente in uno dei più amati capolavori del canzoniere italiano contemporaneo – ancora oggi, una favorita del vasto repertorio di Giorgia. Nell’album omonimo la cantautrice romana raduna gli amici di vita e di musica in una sequenza di tracce dalle variopinte sfumature: le tinte soavi di Senza Segreti e Alba si alternano all’intensità di Vorrei senza dimenticare l’autoironia di M’Hanno Bocciato e di una Tuttinpiedi dal groove avvincente, mentre in Uomo Nero Giorgia divide il microfono con il padre Giulio.

Nel 1995 torna sul palco di Sanremo, finalmente da vincitrice. Merito di Come Saprei e di un successo travolgente. Firmata da Giorgia insieme a Eros Ramazzotti, Adelio Cogliati e Vladi Tosetto, è una canzone d’amore senza tempo, formidabile showcase per una voce che si divide tra altezze da capogiro e grandi  emozioni . Altri nomi illustri compaiono in Come Thelma & Louise, l’album che segue la partecipazione sanremese; spiccano quelli di Gatto Panceri e di Gino Paoli, e in modo particolare quello di Enzo Avitabile, autore insieme al producer Celso Valli di E C’è Ancora Mare, il secondo singolo estratto dall’album, che si proietta in atmosfere future e misteriose.

Giorgia torna ancora all’Ariston l’anno successivo,  Strano Il Mio Destino si guadagna il terzo posto nella classifica finale. E’ la consacrazione di un’artista che a soli venticinque anni s’impone come una protagonista  della scena musicale nazionale. Al successo della canzone fa seguito Strano Il Mio Destino (Live & Studio 95/96), che raccoglie momenti salienti dal tour teatrale che aveva accompagnato l’album precedente. Sostenuta da una band di musicisti internazionali, Giorgia si muove tra le note di originali e cover d’autore ricordando a tutti che è il live la sua dimensione ideale, la più degna della sua voce.

Il 1997 segna una tappa importante nella carriera dell’artista grazie alla collaborazione con un amico d’eccezione, Pino Daniele, nell’album Mangio Troppa Cioccolata. Presente in veste di produttore e arrangiatore del disco, il musicista partenopeo scrive anche tre dei brani presenti nel disco, che vede Giorgia, in collaborazione con Fabio Massimo Colasanti, come principale autrice di testi e musiche. La voce di Pino Daniele fa anche capolino nell’hit Un’Ora Sola Ti Vorrei, rivisitazione  del vecchio classico del 1938. Tante le tracce indimenticabili dell’album: da Un Amore Da Favola a Dimmi Dove Sei, passando per Ho Voglia di Ricominciare.

Un altro  successo segna il 1999, grazie alla pubblicazione di Girasole che, trascinato dal singolo omonimo, riesce a coniugare  una solarità brillante  all’emotività  riflessiva di una Giorgia in continua crescita. E’ un album denso  di  successi trascinanti (come Parlami D’Amore e, naturalmente, la celeberrima titletrack) ed interventi d’autore: ne Il Cielo in Una Stanza ’99 Giorgia rinnova Gino Paoli, mentre con Tradirefare firma uno dei suoi brani più seducenti, cullato da corde melodiose e carezzevoli atmosfere acustiche dai delicati risvolti elettrici.

Con il nuovo Millennio la voce più internazionale d’Italia approda  in America: è tra Minneapolis e Los Angeles che viene registrato Senza Ali, fino a quel momento l’opera più ambiziosa di Giorgia. I grandi spazi delle terre della black music sono un’ineguagliabile fonte d’ispirazione per la cantautrice romana, ormai proiettata in dimensioni sempre più raffinate e cosmopolite. L’album è un traguardo importante per il pop italiano, quello  di contaminazioni, insofferente ai confini, finalmente in grado tanto di consegnare una nuova pietra miliare al suo patrimonio “classico” – è il caso di Di Sole e d’Azzurro, che strega il pubblico di Sanremo classificandosi seconda  –  quanto di conquistarsi incontri storici – come quello con Herbie Hancock sulle note de Il Mare Sconosciuto.

Dopo questo progetto è il momento per Giorgia di rileggere la propria storia densa di successi: nel 2002 Greatest Hits – Le Cose Non Vanno Mai Come Credi domina le classifiche e lo stesso continua a fare negli anni a seguire, risultando ad oggi doppio disco di platino. Oltre a ricapitolare i momenti più fortunati della storia della cantautrice romana, il greatest hits è impreziosito da due nuove canzoni, con la trascinante Vivi Davvero a dominare le chart estive e lo splendore tragico di Marzo a segnare un punto fondamentale della vita personale ed artistica di Giorgia.

Il 2003 segna un ulteriore punto di svolta, Ladra di Vento è il disco più politico di Giorgia, il più libero ed il più coraggioso. L’impegno è tanto evidente in una traccia come Vento del Deserto, e un’autentica urgenza di ribellione segna anche Come Si Fa? e Nouveau Sourire. L’album si chiude con una della canzoni di maggior successo dell’anno, Gocce di Memoria, scritta per il film La Finestra di Fronte e premiata anche da Nastro d’Argento e David di Donatello.

Nel  2005  Giorgia viene scelta come prima artista italiana protagonista del celebre MTV Unplugged. Il concerto è immortalato in un cd (triplo disco di platino) e poi in un dvd, che vedono Giorgia rivisitare in chiave acustica perle dal proprio repertorio ma anche reinterpretare classici d’autore (da Stevie Wonder ai Pretenders), aiutata da ospiti illustri come il cantante americano Ricky Fanté ed il grande trombettista Terence Blanchard.

Una compagine variegata di ospiti popola Stonata, l’album di inediti pubblicato nel 2007. Torna Pino Daniele sulle note di Anime Sole, spuntano anche Elio e Beppe Grillo (rispettivamente, in Invisibile Traccia e Libera la Mente), mentre con Poche Parole si scrive un pezzo importante di storia di musica italiana grazie al memorabile duetto con Mina.

L’anno successivo rappresenta una nuova occasione per fare il punto su una storia in continua ascesa: succede con il cofanetto Spirito Libero – Viaggi di Voce 1992-2008, disco di platino per ben sei volte, che in tre dischi tematici riflette sull’eterogenea produzione di Giorgia. La raccolta è anticipata da Per Fare a Meno di Te,  ballad composta per il film Solo Un Padre.

Qualche anno di pausa, la maternità, e poi di nuovo il  ritorno: Dietro Le Apparenze, pubblicato nel 2011, apre la trilogia odierna segnata dalla collaborazione con il produttore Michele Canova Iorfida, intrecciata su sonorità riconoscibili e maturità consapevole. L’impegno si perfeziona, lo sguardo sul mondo acquista un tocco adulto, sempre più equilibrato. Ma si conquistano uno spazio importante anche gli esperimenti elettronici, spesso strizzando l’occhio alla dance e al pop internazionale più giovane: è il caso di Il Mio Giorno Migliore, ma anche di Tu Mi Porti Su, rispettivamente primo e quinto singolo estratti dall’album. Più legato a dimensioni vocali più consuete è il secondo, il coinvolgente E’ L’Amore Che Conta.

Senza Paura esce nel 2013; è anticipato dal singolo Quando Una Stella Muore, che su suoni essenziali culla tutta la straordinaria grandezza della voce di Giorgia, capace di volare dalla più disarmante delicatezza ad una potenza ineguagliabile. E la sua unicità è ribadita da un incontro significativo come quello con Alicia Keys, ospite di I Will Pray (Pregherò). C’è poi l’apporto  di Ivano Fossati, che per Giorgia firma Oggi Vendo Tutto.

La trilogia  arriva al suo terzo capitolo al volgere del 2016 quando  Oronero, vede la luce, un punto d’arrivo ed un nuovo punto di partenza, manifesto della maturità di una carriera che fa della metamorfosi la propria costante,come quella voce sempre in grado di sorprendere,  da più di venti anni. Una  voce che come tutti i concetti più grandi rifiuta le definizioni : è, semplicemente, Giorgia.

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