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Riscoprire Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia è senza dubbio la più autorevole interprete femminile più della canzone d’autore italiana dei nostri tempi.

Sensibile, appassionata,  dalla voce calda, dal piglio sicuro , ha il dono di aggiungere  infinite sfumature  alle composizioni che sceglie di far sue.

Autentica, colta e capace di portare in superficie sentimenti e stati d’animo, storie, istantanee, frammenti di anima che autori di pregio provenienti da tutto il mondo mettono a sua disposizione, la Mannoia  inizia la sua carriera di cantante solista agli inizi degli anni’80.

Primo incontro col grande pubblico è il Festival di Sanremo nel 1981, dove si fa notare, capelli rossi, atteggiamento sicuro e voce profonda, con “Caffè nero bollente” . È del 1983 l’album “Fiorella Mannoia”, prodotto da Mario Lavezzi , arrangiato con il  collega e allora compagno Memmo Foresi, che contiene tra le altre “Torneranno gli angeli”, con cui  parteciperà al Festivalbar nel 1983. .  Il successo vero e proprio arriva grazie a “Come si cambia”, che la Mannoia porta sul palco del Festival di Sanremo nel 1984, e che conquista critica e pubblico. Il brano rende definitivamente giustizia alle sue doti interpretative e conquista hit parade ed AirPlay radiofonici.

Nel 1985 vengono pubblicati due dischi : il cover album  “Premiatissima”, che mette in luce la capacità e la personale peculiarità della cantante romana nell’interpretare la canzone d’autore, Da Lauzi a Dalla, da De Gregori a Baglioni. Esce poi l’alnum di inediti “Momento delicato” che contiene tra gli altri “L’aiuola”, con il testo di Mogol, e “Quand’eri tu la musica”, che diventerà un evergreen.

Questo periodo di crescita  e duro lavoro sfocia nel 1987 con l’eclatante  successo a Sanremo con “Quello che le donne non dicono”, splendido brano che si aggiudicò il Premio della Critica e  che sembra cucito addosso a lei,  da Schiavone ed Enrico Ruggeri.

Il fondamentale sodalizio artistico  con Ivano Fossati sfocia  ne “Le notti di maggio” che si  aggiudica ancora il Premio della Critica a Sanremo  nel 1988. La canzone è perla tra le perle contenute in “Canzoni per parlare” , album prodotto da Piero Fabrizi è arrangiato da Celso Valli  che conta sulle firme di Ron (Fino a fermarmi), Ruggeri (tra le altre, “Il tempo non torna più”), Cocciante (la lettera che non scriverò mai”).

In “Di terra e di vento”  album bellissimo e intenso ,  pubblicato nel 1989, la Mannoia  ha   accanto a se’ ancora  musicisti ed autori di grandissimo pregio, Ruggeri ,   Fossati,  Cocciante De Gregori e  Fio Zanotti, che arrangia, Paolo Gianolio alla programmazione e alla chitarra e Piero Fabrizi, che produce e scrive. E’ un album da non perdere, che  contiene tracce come “Oh che sará”, scritta da Chico Barque de Hollanda e tradotta  da Fossati, che si unisce al canto, e “Cuore di cane”, di Francesco de Gregori, che si aggiunge ad una  galleria di piccoli capolavori , testi minimali,  profondi e vertiginosi , melodie rarefatte, gentili e urgenti che dialogano a bassa voce col cuore.

Nel 1992 dalla collaborazione tra Fiorella Mannoia e Fossati, nasce “I treni a vapore”.

Il disco ha un grande successo di critica e di pubblico, e guadagna la terza posizione in classifica.

Calde chitarre acustiche , percussioni mediterranee, la fisarmonica di Fio Zanotti raccontano  di treni a vapore,  che viaggiano lenti, verso una nuova primavera, o verso un dolore nuovo.

De Gregori firma la bellissima “Tutti cercano qualcosa”, “Il cielo d’Irlanda”, singolo di grandissimo successo è  una folk ballad ; violini, fisarmoniche e chitarre, flauti e strumenti etnici in un  girotondo di colori ,  un volo sulle verdi terre d’oltremare scritta da Massimo Bubola. È di Èugenio Finardi  “Sull’orlo”, canzone introspettiva che guarda al passato e che porta al futuro.

Il 1994 vede Fiorella ancora in fortunata e feconda collaborazione con artisti di pregio: da Samuele Bersani (Crazy Boy), a Caetano Veloso (Il culo del mondo), De Gregori (Giovanna D’Arco) nell’album “Gente comune”prodotto da Piero Fabrizi.

Nel 97, dopo un lungo periodo di silenzio durante il quale vengono  pubblicate  raccolte di successi,  esce “ Belle speranze”, album prodotto e arrangiato  ancora da Piero Fabrizi, che conta su  immancabili  collaborazioni di alto livello, dagli Avion Travel a Rocco Tanica, da Flavio Premoli (PFM) aDaniele Silvestri.

“Certe piccole voci” , incredibilmente primo disco live dell’artista romana esce nel 1999, dopo più di 20 anni di carriera. Il disco ha al suo interno un inedito di Fossati, la struggente “L’amore con l’amore si paga”, ed una toccante interpretazione di “Sally”. L’interpretazione è piena di partecipazione e di pietas.  Sally è  simbolo di donne piegate dalla vita , prostrate, con ancora una speranza in cuore. Il  suo sguardo racconta gli sbagli pagati troppo cari, i giorni leggeri, i profumi di primavera, che non torneranno.

“Fragile”, del 2001, anticipa un periodo di intensa attività live della Mannoi che toccherá il suo zenith nel 2002, in una fortunata tournèe con Pino Daniele , Ron e De Gregori, da cui l’album live  “In tour” pubblicato lo stesso anno. E  di qui , seguono due  anni di tour, nei teatri e nei palasport, fino al 2006, quando finalmente, Fiorella si decide ad affrontare un mondo che le è stato sempre assai congeniale, la musica brasiliana. “Onda tropicale “  è un disco incredibile, che coinvolge autori ed artisti del calibro di Milton Nascimento, Chico Barque de Hollanda, Gilberto Gil, Caetano Veloso, e  molti altri, che duettano e dividono con la nostra artista brani come “Cravo e canela”, “Mas que nada”, “Dois irmaos “.

Dopo una serie di raccolte  che celebrano anni di lavoro con gli artisti più interessanti e dotati del suo tempo, nel 2008 ecco “Il movimento del dare”. Dopo anni , torna un album di inediti, scritti per lei ancora da stelle del nostro panorama, da Battiato a Ligabue, da Ferro a Jovanotti. Non manca poi la collaborazione di amici come Fossati e Daniele e nella realizzazione ancora Piero Fabrizi.

Nel 2009 La Mannoia si adopera in musica per aiutare le persone colpite dal violento terremoto che ha colpito l’Aquila, in un grande concerto accanto a Zero, Piovani, Baglioni, Daniele, Morricone e moltissimi altri, e ancora in un concerto tutto al femminile, “Amiche per l’Abbrizzo”, accanto alla Pausini, con Giorgia, Elisa, Nannini. Di qui un dvd che venderà in meno,di un mese 200.000 copie.

Il  lungo tour del 2010 sfocia nel cd/DVD “Il tempo e l’armonia”, nel 2012 è la volta di “Sud”, album di inediti che vede Fiorella tra gli autori e che è fortemente orientato sulle problematiche e la vita del sud d’Italia. Segue il doppio album live “Sud, il tour”, pubblicato nel 2012, che presenta i suoi classici, da “Treni a Vapore” a “Quello che le donne non dicono “ fino a  “L’amore si odia” realizzata nel 2009 con Noemi. Non mancano cover magistrali, da “Quelli che benpensano”con la partecipazione di Frankie HG,  a “Via con me” di Paolo Conte.

Nel 2013 “A te “ è dedicato all’amico Lucio Dalla, in cui vengono reinterpretate con finezza e commozione grandi brani del geniale cantautore bolognese scomparso l’anno precedente.

Nel disco  featuring di Ron (Felicità) e di Alessandra Amoroso(La sera dei miracoli).

Raggiunti i 60 anni Mannoia pubblica la raccolta “Fiorella”: due cd di brani importanti nella sua carriera e di brani di altri, per lei ugualmente significativi, come “Metti in circolo il tuo amore”e di Ligabue , o “Estate” dei Negramaro. Accanto a lei gli autori e gli interpreti stessi, da Sangiorgi a Cremonini, da Baglioni a Celentano. Nel disco, l’inedito “Le parole perdute”di Bungaro e Chiodo, con i quali firma poi “Perfetti sconosciuti”, sigla dell’omonimo film di Genovesi.

 

Nel 2016 esce “Combattente”, un “inno alla vita che verrà e a quella che c’è stata”. Nel disco “Nessuna conseguenza” che racconta del male di vivere delle donne che non sanno staccarsi da chi fa loro del male, e “L’ultimo babbo Natale”, firmato da Giuliano Sangiorgi. Il singolo che da’ titolo all’album è invece scritto dalla brava Federica Abbate e da Cheope.

La bella copertina del disco sembra ritrarre una Fiorella eroica, come a dire, ce ne vuole di forza e coraggio per restare in piedi , ce ne vuole di speranza e di sogni, di cadute e di attese….

 

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