Focus On

Riscoprire Francesco Renga

Francesco Renga muove i primi passi nel mondo musicale partecipando ad un concorso a Brescia , giovanissimo, alla fine degli anni ’80.
In questa occasione conosce i “Precious Time”, band rock alternative, che con lui si trasformeranno nella band Timoria, di cui Renga sarà frontman fino al 1998.
È con l’album “Francesco Renga”, pubblicato nel 2000, che il musicista fa il suo esordio da solista .
Oramai privo di vincoli, libero di esprimersi in modi diversi, di sperimentare e raccontarsi in prima persona, Francesco scrive con Max Cottafavi e Maurizio Barbacci brani vibranti, che mettono in piena luce le sue corde. La sua voce si stende, forte e sicura, tra sonorità pop rock che portano orami poche tracce delle sue passate esperienze musicali.
Questo album racchiude, tra le altre, la hit “Splendido”, che inaugura quello che sarà un lungo percorso artistico denso di soddisfazioni.
L’anno seguente, nonostante abbia già una lunga esperienza nel campo e qualche disco d’oro con i Timoria alle spalle, per Renga è ora di rimettersi in gioco, ricominciando da capo: partecipa a Sanremo Giovani con “Raccontami”, e vince il premio della Critica.
Nel 2002 è ancora al Festival, questa volta nella sezione Big con “Tracce di te”, ballad emozionante dedicata alla madre scomparsa, tratta dall’album “Tracce”. Questa canzone ha i primi seri riscontri di vendite e di classifica.
La strada continua , e nel 2004 viene pubblicato “Camere con vista”, che nella ristampa contiene il brano che lo consegna definitivamente al successo.
Con la bellissima “Angelo”, dalla bella melodia, che travolge e commuove il pubblico, Renga trionfa, aggiudicandosi la vittoria a Sanremo 2005.
La voce si innalza e conquista seguaci , grazie a canzoni come “Meravigliosa(la luna )”, dall’andamento battente che risolve in un ritornello gioioso e solare, e “Ci sarai”, che partecipa al Festivalbar 2004.
Entrato nello star system, il cantante conduce una vita sotto i riflettori, si accompagna all’attrice Ambra Angolini, che gli regalerà due figli, e si muove tra tour, dischi e vita di famiglia.
Col tempo l’artista cambia aspetto, abbandonando la lunga coda da rocker che sostituisce ad un casco di riccioli ed uno sguardo ammaliatore, che gli procura moltissime fan.
Nel 2007 è la volta di “Ferro e cartone”. Pesi leggeri e pesanti , fardelli che ci schiacciano o ci riportano in superficie, leggeri come carta o duri come il ferro, questo è il fil rouge che lega le canzoni di questo album che va dritto fino ai vertici della classifica.
L’appuntamento oramai abituale con Sanremo si ripete con “Uno senza età “, che si muove tra spazi melodici che sfiorano sonorità liriche.
“Uno senza età “ è l’unico inedito dell’album “Orchestraevoce”, una raccolta di evergreen del passato, canzoni bellissime come “L’immensitá”, o “Un amore così grande”, “La voce del silenzio”, arrangiate da Celso Valli che dirige la sua orchestra nella realizzazione di un disco sontuoso, che mette in luce le indubbie doti canore di Renga.
È ancor a con Celso Valli che nel 2010 realizza l’album di grande successo “Un giorno bellissimo”. Gli anni che seguono si snodano tra attività di autore, musica live , collaborazioni e duetti. Nell’aprile 2011 è pace fatta con l’ex collega membro dei Timoria Omar Pedrini, col quale duetta , promette dosi future collaborazioni.
Nel 2014 , all’immancabile Festival Renga propone “Vivendo adesso”, scritta da Elisa, che precede l’album “Tempo reale”, realizzato da Michele Canova e che conta su firme importanti come Giuliano Sangiorgi o Francesco Silvestre dei Modá.
Tra ballate classiche e intense , Renga punta anche a nuove forme e linguaggi e sperimentazioni. Perla del disco è “Il mio giorno più bello nel mondo”, dove l’elettronica e la melodia fanno da tappeto ad un lungo fiume di parole di un uomo che si perde e si ritrova.
Da segnalare anche “L’amore altrove”, in cui duetta con Alessandra Amoroso, conquistando pubblico e AirPlay radiofonico.
Torna ora con il singolo “Guardami ancora”, che annuncia il nuovo album “Scriverò il tuo nome”: nel singolo, la pioggia scende su un uomo che canta il suo amore per ogni istante della vita, che non ha paura di cambiare, di sbagliare, di innamorarsi ancora.

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