TOTO
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1. Child’s Anthem 2:45
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2. I’ll Supply the Love 3:45
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3. Georgy Porgy 4:08
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4. Manuela Run 3:55
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5. You Are the Flower 4:17
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6. Girl Goodbye 6:14
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7. Takin’ It Back 3:46
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8. Rockmaker 3:19
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9. Hold the Line 3:56
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10. Angela 4:44
Toto: album d’esordio (auto-prodotto), per una band leggendaria e longeva (tuttora in attività, nonostante le diverse dipartite), entrato di diritto nella storia della musica popolare americana e mondiale.
Correva l’anno 1978 in quel di Los Angeles e alcuni “session men” di ottimo livello, che avevano suonato con chiunque, decisero di formare un super-gruppo per suonare la loro musica.
Trattasi di Steve Lukather (chitarra e voce), Bobby Kimball (voce solista), Steve e Jeff Porcaro (rispettivamente, tastiere e batteria), David Hungate (basso) e David Paich (tastiere e voce), questi ultimi tre, già autori e musicisti per Boz Scaggs nell’album di successo, Silk Degrees del 1976, un mélange ben riuscito di pop, rock e disco che già lasciava presagire la direzione che la band, che avrebbero fondato due anni dopo, avrebbe preso.
I media amarono i Toto sin dall’inizio, mentre la critica li stroncò assai arbitrariamente per la loro abilità a saper sì suonare e cantare, ma (secondo loro) in modo freddo e poco ispirato.
Eddie Van Halen li definì, in quell’epoca, i migliori musicisti uniti e affiatati sul pianeta.
Insomma: la tecnica, la pulizia del suono e la professionalità di 6 elementi, capaci di produrre musica di alto livello e orecchiabile, senza scadere mai nel banale o nello scontato.
In ogni caso, da questo album scaturirono singoli di gran successo e di qualità come “Georgy Porgy” (traccia 2 cantata da Lukather con Cheryl Lynn ospite nell’inciso), “Hold The Line” (traccia 9), forse il brano più famoso dei Toto, “I’ll Supply The Love” (traccia 3) altro gioiello di rara fattura con accenti “disco”e Rockmaker (traccia 8), brano dal ritmo incalzante con il basso in grande spolvero e l’impeccabile solo di chitarra di Lukather.
L’album si apre con un brano strumentale (Child’s Anthem) di quasi 3 minuti, quasi come una sorta di auto-presentazione.
La traccia 4 è “Manuela Run”, uno dei brani con influenze più rock all’interno dell’album, cantato da David Paich.
A seguire “You Are The Flower”, altro brano che risente di influenze “disco” e che fu anche il brano che Bobby Kimball scrisse e portò alle audizioni che i Toto stavano facendo per trovare un cantante; il pezzo piacque così tanto che fu inserito senza esitazione alcuna nell’album.
L’assolo di Steve Lukather presente in questo brano è uno dei più ispirati mai stati scritti dal chitarrista.
Carica di ritmo e di potenza è invece “Girl Goodbye” (traccia 6), una marcia trionfale dall’intro possente, dove viene fuori imperiosamente la tecnica di tutti quanti gli strumentisti.
Degne di citazione sono anche la traccia 7 (Takin’ It Back), l’unica scritta e cantata da Steve Porcaro e l’ultima traccia (Angela) cantata da Lukather.