Metallo Non Metallo
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1. Intro-Metallo Non Metallo 0:09
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2. Il Mio Malditesta 4:08
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3. Fuori Dal Tempo 6:14
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4. Vertigoblu 4:08
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5. Tele Cinesi 1:25
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6. Cieli Neri 4:22
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7. Oggi Hai Parlato Troppo 3:30
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8. Il Nucleo 6:44
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9. Ebbrezza Totale 5:47
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10. Altre F.D.V. 4:45
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11. Interlude-Culti Pagani 0:58
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12. (Le Arti Dei) Miscugli 5:17
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13. Ideaplatonica 6:46
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14. So Low-L’Eremita 3:41
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15. Troppe Emozioni 5:52
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16. Notte Dopo Un’Esplosione 5:00
L’album “Metallo non metallo” pubblicato nel 1997, è il secondo della cosiddetta “trilogia chimica”
che con “Acidi e basi” e “Zero” esplora la materia nelle sue innumerevoli forme, le mutazioni e le
interconnessioni tra persone, pensieri e universo.
Album amatissimo dalla critica – la rivista “Rolling stone” lo inserisce tra i migliori 100 dischi
italiani di tutti i tempi” – e dal pubblico , “Metallo non metallo “ percorre nuove strade alla ricerca
di uno stile personale ed unico.
Ispirati dalle più varie forme culturali, pittura, filosofia, letteratura , i Bluvertigo elaborano un
linguaggio musicale e testuale raffinato, intellettuale, influenzato da i Cure, Bowie, i Devo,
Battiato, ma anche da Calvino, Baudelaire, Kieslowski.
Band anticonformista, ingegnosa, coraggiosa, dall’aspetto glam/dandy, attenti all’iconografia, dagli
atteggiamenti intellettual-snob, ma anche capaci di grande autoironia , i Bluvertigo usano
tecnologie e strumenti non convenzionali insieme alla formazione classica tastiere/chitarra
/basso/batteria in una interessante e spesso sorprendente commistione sonora.
Il suono , importante, curato nel minimo dettaglio, è spesso stratificato, denso,emozionale.
L’elettronica, algida, cerebrale, si fonde a chitarre potenti e pulsanti, a circonvoluzioni di basso
aggressive, con la batteria in controtempo, come in “Vertigo blu”, un richiamo al coraggio
dell’unicità e alla libertà delle idee.
Spesso i testi di Marco Castoldi/Morgan, autore, polistrumentista, musa e ispiratore della band
monzese sono contorti, o pressanti, ricchi di citazioni, giochi verbali, assonanze, a volte fin troppo
ambiziosi; ma c’è una urgenza di comunicare ,qualcosa da dire, non facili concetti comodamente
digeribili.
Ribelle, concettuale, plateale, Morgan è insofferente ai luoghi comuni, alle istituzioni cieche e
predefinite, all’ottusitá di una cultura ripetitiva e stantìa, ed è alla ricerca di una nuova luce, di
nuove forme di comunicazione.
Emozioni “vertiginose” che sfociano in brani da antologia, come “Altre forme di vita” in cui la
filosofia testuale del gruppo poggia su una base dance pop che richiama alcune influenze dai
Depeche Mode , e dove Mauro Pagani fa la sua apparizione al bouzouki, mentre è al flauto nella
emozionale “Cieli neri”, ballata introspettiva , in cui batteria elettronica ,i synth , le tastiere di
Andy Fumagalli e le chitarre di Livio Magnini fanno da morbido sfondo ad un testo visionario e
malinconico.
Ancora elettronica per il successo “Fuori dal tempo” che rivendica la libertà di pensiero, l’anarchia,
la disubbidienza a leggi morte , la ricerca di stimoli vivaci , disordinati, contraddittori ma ricchi di
fermenti e rinnovamento.
Archi fascinosi, frasi sussurrate, domande imperscrutabili, che lasciano spazio a mille risposte .
Ad un funky denso di samples , di drum macchine, di fiati obliqui e di suggestioni rock de “(le arti
dei)Miscugli”, in cui demoni buoni e cattivi si scontrano all’infinito, si oppone l’atmosfera
strisciante ed oscura della bellissima “Troppe emozioni”, che suggerisce un vuoto lisergico in cui
lasciarsi andare, sospesi.
“Metallo non metallo” conta su 15 tracce “fuori dal tempo” attente alle proprie necessità
espressive, un interessante caleidoscopio di sensazioni contrastanti, da percorrere fino in fondo.